Filodrammatica di Verla

Chi siamo

La Filodrammatica di Verla di Giovo inizia la propria attività pochi anni dopo la costruzione dell'oratorio parrocchiale, nel 1906 circa. Le prime rappresentazioni erano lunghi drammi strappalacrime, in italiano, ai quali, per rissolevare lo spirito, seguiva la «farsa». Di questo passo, a fasi alterne tra guerre ed emigrazioni, si arrivò all'anno 1966 in cui venne ristrutturato il teatro. In quel periodo un gruppo di giovani riprese in mano l'attività teatrale, sempre mantenendo lo stesso cliché precedente: dramma-farsa.

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Telefono: 3495005728
Referente: Monauni Cristian
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Nel decennio successivo un'altra generazione di ragazzi, non ancora ventenni, si avvicinò al teatro, iniziando però a rappresentare commedie dialettali; una delle prime fu «El Re del formai». Moltre altre seguirono, tra queste quelle del «Malgar», fino ad arrivare ai giorni nostri. 

Le utlime rappresentazioni sono: «I nipoti dolenti posero» e «No ve capisso pù». Con quest'ultimo lavoro la Filodrammatica di Verla ha effettuato diverse trasferte tra cui: Roveré della Luna, Fai della Paganella, Centa S. Nicolò e Vattaro, incontrando sempre il gradimento del pubblico.

Successivamente la filo Verla ha messo in scena due nuovi spettacoli scritti appositamente da Lorenzo Dalmonech, socio e membro del direttivo della stessa, per la compagnia, in base agli attori disponibili. La prima, «Restauro mobili (Antichi)», presentata per un paio d'anni in veri teatri trentini, ha sempre riscosso il consenso del pubblico. La seconda, «El testament del zia…», sta confermando la brillantezza di scrittura del nostro collega: spettacoli semplici, concisi, divertenti che lasciano un sorriso. Il miglior complimento degli spettatori è sempre stato…”bela, bela, pecà che l'è già finida…”, questo significa che il pubblico non si è mai annoiato.

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